Ischia è la maggiore tra le isole dell'arcipelago del Golfo di Napoli, città dalla quale dita 18 miglia nautiche, ed occupa storicamente una posizione strategica nel cuore del Tirreno e del Mediterraneo, a 40-44‘ di latitudine nord e a 13-55‘ di longitudine est. Secondo una leggenda, sono stati i marinai d'Oriente che frequentavano queste acque, ad attribuirle il nome di "ischia", che significa "a sinistra" perchè in questa posizione la incontravano avvicinandosi al porto partenopeo. L'estensione di 46,33 kmq la pone all'ottavo posto tra le piccole isole italiane. E' un vero e proprio piccolo continente, per la varietà dei climi e dei microclimi, favoriti da un territorio molto vario: boschi estesi, pinete, colline e montagne, tra le quali svetta il monte Epomeo (788 metri sul livello del mare) che nascondono i misteriosi fenomeni secondari del vulcanesino, e la straordinaria ricchezza di acque minerali e termali, che ribollono anche lungo le spiagge. Dal punto di vista amministrativo, l'isola, che ha una popolazione complessiva di circa 60.000 abitanti, è divisa in 6 Comuni che costituiscono altrettante stazioni di cura termale: Barano, Casamicciola Terme, Forio, Ischia, Lacco Ameno e Serrara Fontana, a loro volta caratterizzati da tantissime frazioni, testimonianza di una progressiva e secolare frammentazione.
Ischia Porto è la "capitale" dell'isola ed il centro maggiormente popolato, che divide il suo ruolo nei servizi amministrativi ed essenziali da vera e propria città, con la fama di esclusivo luogo di shopping e villeggiatura circondato da spiagge di sabbia sottile quali il Lido. Ischia è avvolta dal verde delle pinete pubbliche e private, nasconde nel suo sottosuolo numerosi bacini termali, ed offre ai visitatori monumenti e chiese di assoluto valore storico-architettonico. Con il porto aperto al mare nel 1854 dai Borbone (era un lago vulcanico) rappresenta il fondamentale snodo del traffico marittimo per i diportisti e, sopratutto, per migliaia di pendolari e turisti che si muovono verso Napoli. Accanto al borgo antico di Ischia Ponte, sorge il Castello Aragonese, simbolo di Ischia. Ma da segnalare sono anche le zone collinari come San Michele, S.Antuono e Campagnano che offrono ai visitatori uno stupendo panorama. Ischia ha nel complesso una offerta davvero eccellente per una vacanza di qualità per tutti i gusti e le esigenze.
Casamicciola Terme è il luogo storico del termalismo isolano. Infatti proprio per la ricchezza di risorse termali, anche nel suo nome, è stato inserimento un riferimento alle terme. Tantissime le strutture alberghiere presenti e gli stabilimenti termali (molto spesso annessi agli hotel stessi). Le zone principali del comune sono: Piazza Marina che costituisce il centro del comune, Piazza Bagni e la Sentinella, ricche di risorse termali, Castiglione, zona anch'essa ricchissima di acque minerali e dove sorge Parco Termale che porta lo stesso nome della zona (Castiglione), Cretaio zona verde boschiva particolarmente bella. A Casamicciola vi è anche un porto, che costituisce un importante scalo turistico e commerciale, ormai alternativo per importanza a quello del capoluogo isolano. Shopping, cure termali, turismo nautico e percorsi nei boschi come quelli della Maddalena, del Fondo d'Oglio e del Cretaio, le principali attrattive.
Il comune di Lacco Ameno è il più piccolo dell'isola, con i suoi due chilometri quadrati di striscia costiera. Esso è diventato la perla del turismo d'elite grazie ad Angelo Rizzoli, scopritore della ricchezza termale locale tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Lacco oggi è un importante approdo per la nautica da diporto e per i tour-turistici. Ha numerosi alberghi di gran classe e stabilimenti termali attrezzati. Attrattive del comune sono il Fungo, ovvero uno scoglio tufaceo alto 10 metri, nel mare che rappresenta il simbolo della cittadina; la spiaggia di San Montano dove, nell'ottavo secolo a.C. sbarcarono i fondatori di Ischia e dove oggi, sorge uno dei parchi termali più belli dell'isola: il Negombo. Shopping, Terme, Musei archeologici come quello di Santa Restituta e Villa Arbusto, gli appuntamenti immancabili per i visitatori.
Forio è il più esteso, ed il secondo per numero di abitanti tra i Comuni dell'isola. Con una precisa e profonda identità socio-culturale, una peculiarità monumentale ed architettonica, Forio è stata la patria d'elezione di molti famosi intellettuali provenienti da ogni parte del mondo nel Dopoguerra. Il porto, è un riparo naturale per i navigatori d'occasione, i pescatori, ed è diventato da pochi anni, scalo di aliscafi provenienti da Napoli. Panza è la frazione più popolosa, e chiude a Sud-Ovest un territorio dove abbondano le sorgenti termali e che scivola, dalle falde del monte Epomeo, verso le spiagge più belle dell'isola: Citara, Cava dell'isola, Chiaia, San Francesco. Nella baia di Citara, ricchissimo di risorse termali, sorge il parco termale più grande dell'isola: I Giardini Poseidon che con 22 piscine incastonate in 60.000 mq di fiori e giardini, costituisce il fiore all'occhiello dell'isola d'Ischia. Di grande fascino è poi la baia di Sorgeto, dove l'attività termale si manifesta direttamente in mare ed è possibile fare il bagno anche in inverno nell'acqua calda. I quartieri di riferimento del Comune sono Monterone, San Vito, Soccorso e San Francesco. Da vedere, le numerose chiese, tra i quali segnaliamo la bellissima Chiesa del Soccorso, a picco sul mare. Di particolare interesse infine sono i Giardini La Mortella e La Colombaia, residenza estiva del regista Luchino Visconti.
Serrara Fontana è il comune che ospita il monte Epomeo, la vetta più alta dell'isola ed è dunque caratterizzato da un clima di alta collina e, per questo, anche il meno popolato, visto che dominano il verde dei boschi e le aree agricole coltivate. Diviso nelle due frazioni principali di Serrara e Fontana, è punteggiato da toponimi come Kalimera e Noia, di chiara origine greca, il Ciglio (per la posizione) e Succhivo, ed è chiuso sul mare dallo splendido istmo di Sant'Angelo, con il villaggio ed il porticciolo, rifugio degli yachtmen che solcano il Mediterraneo. Sant'Angelo per il suo fascino particolare, per le sue stradine, le botteghe, la piazzetta, la pace e serenità (anche per il fatto che è una zona completamente chiusa al traffico) costituisce il posto dell'isola, dove sembra ci si allontani dal mondo. Shopping, terme, agriturismo, trekking, le offerte naturali di questo splendido spicchio dell'isola.
E' il secondo Comune per estensione, ed ha una precisa fisionomia agricola. Ha uno sviluppo prevalentemente collinare che degrada verso il mare a Sud, sulla spiaggia dei Maronti, la splendida baia naturale estesa per 2 chilometri che è anche il principale polo turistico e termale del comune, con i tantissimi alberghi presenti. Oltre al capoluogo, gli agglomerati principali sono Buonopane, Fiaiano, Molara-Schiappone, Piedimonte, Testaccio, Vatoliere, che offrono opportunità di escursioni, trekking ed incontri ravvicinati con le architetture e la cultura contadina. In questo comune, di particolare importanza è la Sorgente di Nitrodi, in località Buonopane. Le acque di questa sorgente, sin dai tempi degli antichi Romani sono state definite miracolose ed altamente curative per patologie della pelle, varici, artopatie, per favorire la diuresi e migliorare la funzionalità del rene.
L'isola ha un'origine vulcanica, come i Campi Flegrei. Eruzioni e terremoti hanno condizionato la vita degli antichi abitatori. Prima che sbarcassero i coloni greci dell'Eubea, partiti dalle città di Eretria e Calcide, e che intorno al 770 A.C fondarono Pithecusae sul promontorio di Monte Vico, gli abitanti preistorici fecero i conti con i "sussulti" del territorio.
Pithecusae, divenne il crocevia del mondo antico. Fu fondata prima di Cuma e la gente che la popolava era dedita prevalentemente all'attività metallurgica e alla produzione di vasi. L'esempio che ha sancito per Pithecusae il posto di assoluto prestigio nella storia dei Greci d'Occidente, è fornito dalla coppa che reca inciso un epigramma ormai notissimo. E' la cosiddetta Coppa di Nestore, e la sua iscrizione è tra le più antiche conosciute: "Coppa di Nestore, buona a berci...Chi beve da questa coppa subito sarà preso dal desiderio per la ben coronata Afrodite".
Le eruzioni, fino a quella del Montagnone del IV e III sec. a.C, cancellarono gran parte di quelle tracce greche. Cosicchè quando, in Età Romana, Silla diede vita alla repressione perchè sull'isola fu concessa ospitalità a Mario, nell' 82 a.C. il nome fu sostituito definitivamente con quello di Aenaria. I Romani svilupparono l'area attuale di Lacco Ameno, che si estese progressivamente. La presenza delle terme, poi, contribuì ad aumentare l'interesse anche dei primi "turisti". Intanto si era sviluppata una rete di piccoli villaggi su tutto il territorio.
Le notizie del periodo medievale non sono molto ricche, ma la storia, da questo momento in poi, risentirà della minaccia delle invasioni barbariche e delle scorrerie piratesche dei Saraceni. Assalti dal mare che costrinsero gli isolani ad affollare il Castello, il Castrum Gironis. Tra incursioni e saccheggi, lo sviluppo urbanistico ebbe una sua continuità intorno al lago del "Pantanellum" (il porto attuale di Ischia). Nel frattempo si consolidano altre aree abitate. In epoca Angioina sono già attestabili le costruzioni religiose, quali la chiesa di S.Maria della Scala con il convento degli Agostiniani (l'attuale Cattedrale di Ponte).
La mappa del Cartaro (1586), allegata al testo di Jasolino sulle proprietà delle acque isolane, il "De Remedi Naturali...", illustra con una visione panoramica la condizione "urbana" dell'isola. Spicca la città di Ischia con il Castello, cui sul versante occidentale vi è il già cresciuto agglomerato foriano. Il Castello aveva raggiunto, dopo il completamento voluto da Alfonso D'Aragona tra la seconda metà del secolo XV e l'inizio del successivo, il suo massimo splendore. Con l'avvento della casa d'Avalos al governo dell'isola, nel 1459, il Castello si era trasformato in un affascinante cenacolo di artisti e letterati. La prima metà del XVI secolo, grazie a Costanza d'Avalos, Vittoria Colonna, Giovanna e Maria d'Aragona, vide esplodere un enorme fermento intellettuale.
Poi, ancora le incursioni piratesche: è l'epoca della costruzione dei Torrioni di avvistamento. E quando questi periodi cominciarono a scemare, ricomincia l'espansione urbanistica, mentre gli avvenimenti politici fanno spopolare il Castello, e si intensifica la conquista della campagna. Si arriva all'apertura del lago di Ischia al mare, in modo tale da trasformarlo in porto, grazie a Re Ferdinando II di Borbone (1854). L'Arso, reso tale dalla colata del 1301, viene trasformato in pineta grazie all'intuizione geniale del botanico Gussone, "padre" del verde ischitano.
Negli Anni '50 Ischia ritrova un attivismo culturale di grande respiro e, soprattutto, grazie alla scoperta di Angelo Rizzoli, mecenate ed ispiratore del benessere economico dell'isola, la rampa di lancio del turismo. La bellezza dei paesaggi, l'atmosfera magica che si può godere dai numerosi panorami dell'isola, nonchè le proprietà terapeutiche hanno fatto dell'isola d'Ischia un luogo di villeggiatura da sogno, tra i più ambiti a livello internazionale.